I limiti della conoscenza razionale in Teodorico di Freiberg
Abstract
Il contributo affronta il problema dei limiti costitutivi del processo conoscitivo in Teodorico di Freiberg, con specifico riferimento alla cognitio rationalis e ai caratteri del suo oggetto. In termini generali la conoscenza razionale implica una differenza tra soggetto, attività conoscitiva e oggetto conosciuto, dunque una alterità (quale identità nella differenza) nell’intelletto. Questa si traduce in una composizione noetica intrinseca, interpretabile alla luce della categoria ontologica di accidente. Secondo Teodorico l’oggetto dell’intelletto agente coincide con l’atto della sua intellezione, rimanendo in sé stesso e abbracciando così l’universalità dell’intelligibile in una nozione univoca onnicomprensiva (ens). L’utilizzo di principi formali da parte dell’intelletto possibile per conoscere il medesimo essere nel modo della definizione implica, di contro, una dinamica di allontanamento dell’attività razionale dal proprio centro sostanziale (la semplice autoidentità noetica) e l’impossibilità di conoscere la realtà nella sua modalità compiutamente semplice e universale.
Parole-chiave: Teodorico di Freiberg, intelletto agente, intelletto possibile, teoria della conoscenza.
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